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Ancora stragi

pianto

La Francia di nuovo nell’incubo terrorismo. La tragedia si consuma a Nizza, nella notte della festa nazionale del 14 luglio.
Un tir si scaglia a tutta velocità contro la folla.

Il Papa parla di ulteriore manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo, di attacco contro la pace. I vescovi francesi: “La solidarietà nazionale sarà più forte del terrorismo”. E i musulmani invitano a pregare nelle moschee di tutto il Paese per le vittime.

La situazione non solo francese è eccezionalmente grave, disarmante. Si tenta di trovare risposte adeguate; spesso si registra impotenza, rabbia. Qualcuno ebbe a dire che la lotta al terrorismo è prima di tutto spirituale, culturale, educativa; che gli uomini contro l’impero del male devono trovare unità nell’utilizzo di tutti i mezzi, a loro disposizione, politici, militari e di intelligence.

Ciascuno di noi cerchi di interrogarsi e a ripensare il proprio modo di vivere, di fare società, di guardare al mondo. In qualche modo le violenze anche a quelle a cui spesso non prestiamo la giusta attenzione, hanno cause che richiamano la nostra responsabilità.

Incominciamo a schierarsi sempre, a metterci al servizio della pace e della costruzione di una società della pace e della fraternità. Cerchiamo di capire cosa possiamo fare, come fare ad aprire un dialogo sulla violenza e sulle tante guerre che continuano a terrorizzare il mondo, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime.

Noi cristiani poi siamo certi che il bene prevarrà e le tenebre non vinceranno.
E’ la lezione di Gesù !
Giustamente il Papa ci invita a pregare costantemente.

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