Convegno ecclesiale romano, le dritte del Papa
All’apertura del Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma che ha per tema ‘La letizia dell’amore’ alla luce dell’Esortazione apostolica ‘Amoris laetitia’, il Papa ha sottolineato alcuni punti di riferimento importanti: La vita di ogni persona e quella di ogni famiglia dev’essere trattata con molto rispetto e molta cura. La Pastorale non dev’essere di ghetti e per dei ghetti. La Chiesa deve offrire la possibilità agli anziani di sognare. Ha invitato innanzitutto a non ideologizzare la fede mediante sistemi ben architettati ma che ignorano la grazia. Ha auspicato una creatività missionaria capace di abbracciare tutte le situazioni concrete delle famiglie tutte e non solo di quelle che vengono o si trovano nelle parrocchie. Ha indicato di uscire dalle dichiarazioni di principio per addentrarci nel cuore palpitante dei quartieri e, come artigiani, metterci a plasmare in questa realtà il sogno di Dio. Quindi ha ribadito di rifuggire dall’atteggiamento dei farisei e quindi di coltivare quel realismo evangelico che si impegna con l’altro, con gli altri e non fa degli ideali e del ‘dover essere’ un ostacolo per incontrarsi con gli altri nelle situazioni in cui si trovano. «Questo non significa non essere chiari nella dottrina, – ha spiegato – ma evitare di cadere in giudizi e atteggiamenti che non assumono la complessità della vita. Infatti il realismo evangelico si sporca le mani perché sa che ‘grano e zizzania’ crescono assieme, e il miglior grano – in questa vita – sarà sempre mescolato con un po’ di zizzania».
Papa Bergoglio infine ha notato come la cultura del provvisorio in cui viviamo oggi fa sì che la grande maggioranza dei matrimoni sacramentali sono nulli perché ci si promette di stare insieme per tutta la vita, ma non si sa cosa si sta dicendo, non si comprende realmente che è indissolubile, che è per tutta la vita.