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“Non c’è più religione”

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Viene spontaneo il detto guardando le nostre Comunità.
E’ evidente che continua una fede cristiana frutto di usanze, di tradizione, di abitudini.
La maggior parte delle nostre famiglie chiede ancora il Battesimo per i propri figli, li accompagna in qualche modo per gli altri Sacramenti della Iniziazione Cristiana, ma poi genitori e figli per la quasi totalità dopo le cerimonie, apprezzate nei commenti per il loro svolgimento esteriore, scompaiono.
E’ l’evidenza del processo di ‘scristianizzazione’ in atto da alcuni decenni. Ci viene alla mente a questo punto il richiamo di Gesù: ‘Convertitevi e credete al Vangelo’. Dobbiamo ritornare con umiltà alla fonte della nostra formazione cristiana, cioè al Vangelo. Dobbiamo essere quel granello di senape, raccontato nel Vangelo. Nel complesso mondo di oggi dobbiamo diventare testimoni credibili del Vangelo. Gesù ci ha comandato di volerci bene come Lui ci ha voluto bene, condizione per la credibilità dei suoi discepoli.
Sotto allora insieme con buona volontà!
Guardiamoci in faccia per condividere il progetto; preghiamoci sopra fiduciosi, perché nulla è impossibile a Dio che, con Gesù risorto, manderà lo Spirito d’amore per rendere possibile ciò che altrimenti sarebbe impraticabile.
Abbiamo oggi Papa Francesco che con parole ed opere ci indica la strada della misericordia. I poveri, i migranti – afferma – sono proposta forte, un’occasione che Dio fa alla sua Chiesa affinché cresca nell’amore e testimoni la misericordia del Padre. E’ sempre il comando di Gesù: ‘Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso’. Sarà ancora una volta questa realtà vissuta a cambiare il mondo, a farci sperimentare che Dio è tutto, che è bello vivere così.
E’ la storia della prime Comunità cristiane raccontata dagli Atti degli Apostoli.

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