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La Brezza del 15 novembre 2015

genitori1Ai genitori: strada da percorrere insieme

Fino a poco tempo fa, si è seguita l’idea, profonda e ben radicata, secondo la quale per educare alla fede occorre intervenire sui bambini: mandarli a messa, portarli al catechismo, dare buoni consigli, esigere comportamenti consoni a chi si dice cristiano, e via di seguito. Tutto questo certo non è sbagliato; ma per garantire la trasmissione del “dono” c’è un’altra strada da percorrere: cambiare prima di tutto noi stessi, per cambiare quanto trasferiamo di nostro a loro. Quando si tratta di comunicare il Vangelo serve un’autentica testimonianza di fede e di coerente comportamento nostro. Solo così saranno validi anche gli indispensabili insegnamenti tradizionali. È questa la prospettiva del nuovo itinerario per l’introduzione alla vita cristiana. I nostri bambini sono veramente ammirati nel vedere che per la catechesi il loro papà e la loro mamma sono impegnati a prepararsi. Si interessano di che cosa abbiamo fatto durante i nostri incontri, lo vogliono sapere; proprio perché la fede è un “bene” che li attira molto e desiderano parteciparvi non da soli, ma con papà e mamma.

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