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La Brezza del 10 maggio 2015

versadoTorna maggio, di nuovo; con tutta una messe di ricordi tra i più cari. E di nuovo tornano a scorrere i grani del Rosario, anche tra le dita di chi non lo recita proprio tutti i giorni.  Prima uno, poi l’altro, poi un altro ancora e le «Ave, Maria» si susseguono; si muovono quasi involontariamente le labbra senza che si oda un suono, quando lo si recita da soli in casa, per strada, sul treno; oppure tante voci rispondono ad altre, come un’eco, salendo verso le volte della chiesa o propagandosi per le piazze e nei cortili.

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