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Abbadia Lariana in preghiera per il papa. Don Aldo: “Bello e gioioso ogni mio incontro con Francesco”

Don Aldo Milani conserva vari ricordi di papa Francesco.

Il 2 maggio 2013 il primo incontro, quando papa Francesco era salito al soglio di Pietro soltanto da un mese e mezzo. “Ero in Vaticano e il cardinale Domenico Calcagno mi telefonò per dirmi che il mattino successivo il pontefice mi aspettava per concelebrare con lui in Santa Marta. E così avvenne”.

“Ho avuto la fortuna di incontrare tre volte anche
Giovanni Paolo II e cinque o sei Benedetto XVI, l’ultima nella Biblioteca apostolica vaticana un mese prima che rassegnasse le sue dimissioni  – ha detto il parroco –
Benedetto era timido e dolce, a differenza di come molti lo descrivevano, mentre Francesco era ben determinato. Con lui si parlava liberamente, a tu per tu, ed era
piacevole intrattenersi con lui”.

“Ha impostato fin dall’inizio e poi portato avanti un
pontificato assolutamente diverso e le sue prese di
posizione hanno lasciato un’impronta profonda”, ha
detto don Aldo. Sull’altare, la sera della recita del Santo Rosario in suo suffragio, c’era lo zucchetto bianco che papa Francesco gli aveva donato proprio in occasione di quel primo incontro del 2013.

“Sì, ogni mio incontro con lui è stato bello e gioioso – ha aggiunto il parroco – e ho avuto la fortuna di poterlo
abbracciare. E’ la Madonna che rende possibile tutto questo, perché la Vergine vuol bene ai suoi sacerdoti”.

Testo e fotografia di C. Bottagisi

 

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