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Trinità d’Amore

Dio non è un po’ “complicato”? Prefazio della messa odierna: “Sei un solo Dio, non nell’unità di una sola persona, ma nella Trinità di una sola Sostanza”.. Cos’é?..poi: “Noi adoriamo la Trinità delle Persone, l’unità della natura, l’uguaglianza nella maestà divina”… Roba difficile! Ma non sarebbe più semplice credere, come fanno gli islamici e gli ebrei, a Dio uno…e basta? E già! Mo’ siamo noi a decidere chi è e come è Dio!.. Gesù Cristo ci ha detto e mostrato – in maniera bella, chiara e lampante- “chi è” e “come è” Dio!.. Ciò non vuol dire che il Mistero che sconquassa la matematica (Uno=Tre) sia “comprensibile” a chi lo crede. Se ragioniamo, arriviamo a comprendere poco. Se leggiamo (Bibbia, Santi, Padri apostolici, Patristica..) facciamo un bel salto, ma non arriviamo ancora al dunque. Se preghiamo, ci possiamo avvicinare, ma fino ad un certo punto. E allora? Allora questo: il Mistero della Trinità lo si capisce se amiamo. Cioè, lo si capisce con la vita. Concretamente. Giovanni afferma che “Dio è amore”. Ora, come insegnano gli “esperti” – e come insegna, appunto, la vita- non c’è amore se non c’è un “io” che lo dona e un “tu” che lo riceve; cioè, se non c’è una relazione tra almeno due soggetti. Ebbene: in Dio c’è una relazione che avviene non fra due, ma fra tre Persone (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo). Dunque, Dio, essendo amore in sé, è l’“io” che vuole aprirsi al “tu” che siamo noi. Si stabilisce, così, il rapporto d’amore tra Lui e noi…Ma se è vero che l’amore -parola sempre di “esperti”!..- approfondisce la conoscenza reciproca dei soggetti che si amano, la stessa cosa capita tra noi e Dio: vivere un legame d’amore con il Dio-Amore ci permette di “conoscerLo” meglio, quindi di penetrare nel Mistero dell’unità delle tre Persone. Non è una “conoscenza” razionale, ma spirituale; non va contro, ma oltre la ragione. Ci trascende, certo, ma -alimentata dal Vangelo, dai Sacramenti, dalla preghiera, dalla prassi- ci tira fuori da noi stessi qui ed ora e ci fa venire voglia di viverla nelle cose di tutti i giorni, nei rapporti con gli altri, con le persone a noi care, con i bisognosi, con i poveri, con gli amici e persino con i nemici.
Paolo afferma che la Fede e la Speranza sono grandi virtù, ma la Carità (l’amore) le “supera” tutte e due. Per forza! La Fede e la Speranza sono doni divini, ma la Carità è l’amore tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La Carità è Dio stesso! “Deus caritas est”!

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