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I segni della misericordia di Dio

confessioneLa Confessione è ritenuta come il Sacramento della speranza cristiana. In esso c’è l’incontro tra la miseria, la depressione dell’uomo e l’amorevole e instancabile abbraccio del Padre.
Fu soprattutto San Giovanni Bosco a costruire l’impianto pedagogico della sua opera sulla Confessione dei ragazzi. Quando li preparava non esitava ad avvertirli del rischio di poter morire aggravati dal peccato e insegnava loro a farsi spesso questa domanda: “Ho qualcosa sul cuore che, se fossi in fin di vita, mi inquieterebbe?”. Il suo scopo non era quello di spaventarli, ma di “guidarli verso il paradiso” e parlava loro della Confessione in modo da far capire che “per lui speranza, misericordia, confessione erano sinonimi” .
Era una sua particolare caratteristica quella di saper unire assieme la severità del richiamo e della correzione, con la dolcezza del sorriso. Chi lo osservava in quei momenti diceva: “Nei Santi, come in Dio, la giustizia e la misericordia si danno un bacio ineffabile” .
Sul modo di confessarsi egli insegnava a custodire gli aspetti essenziali dell’umano. Il primo di tali aspetti era appunto quell’esame di coscienza che doveva servire al ragazzo per aprirsi alla verità e al rapporto serio con l’amore di Dio. Esso era utile non solo per una accurata e sincera investigazione del passato, ma doveva servire a “provvedere all’avvenire” doveva servire a far maturare la personalità dei ragazzi, abituandoli alla “cura del proprio spirito”.
Poi, sulla formazione della coscienza, il Santo innestava il difficile, ma necessario apprendimento del dolore dei peccati. Per questo bisogna ricordare che tutti gli atti del penitente (esame di coscienza, accusa dei peccati, pentimento e dolore, proposito di non più peccare, ecc.) non sono una serie di premesse necessarie per ottenere il perdono dei propri peccati. Se così fosse ogni incertezza e vacillazione anche solo psicologica o emotiva (sul pentimento, sul proposito o altro), metterebbe in dubbio l’ottenimento del perdono. Tale perdono sta invece all’inizio di tutta la celebrazione del Sacramento che ci mette esattamente là dove Gesù Crocifisso ha già preso su di se il nostro peccato (ed è questo che deve darci “dolore”!).
Inoltre Don Bosco insisteva molto sul fatto che tutto doveva poi confluire nell’Eucaristia, dove era possibile imparare a vivere lo scambio d’amore con Dio, con gli altri e con l’intera creazione.

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