sanrocco1La frazione di San Rocco, che prende il suo nome dalla Chiesa, ha sostituito l’antica Germuzano, di cui abbiamo notizia già nel 1252 e nel 1496.
La Chiesa che sorge nella piazzetta omonima venne realizzata per voto nel 1836 su un terreno donato allo scopo da Margherita Pensa Pozzi e per volontà degli abitanti scampati alla terribile epidemia di colera di quell’anno.
A una sola navata è di discreta fattura. L’altare è di marmo nero e bianco, la statua di San Rocco è in legno. Molto belli i quadri conservati nella Chiesa dei quali il più grande raffigura San Carlo tra San Pietro Martire e Sant’Alessio. Riporta lo stemma degli Arrigoni e in basso a sinistra la scritta “Bonacurius Arrigonus Anconam hanc faciendam curavit capelle sanctu Alexy Caroli et P. Martins donavit 1616”.
L’oratorio, pur non essendo di antica edificazione,  presenta un impianto non dissimile da quello degli altri edifici ai quali è assimilabile per tipologia, dimensioni e rapporti volumetrici. La spesa per la sua costruzione venne in parte sostenuta con i proventi di elemosine, lasciti e legati testamentari di cittadini devoti al Santo protettore delle epidemie. I soldi raccolti per i lavori finirono presto e la Chiesa venne completata dopo la seconda epidemia di colera del 1855. Venne benedetta nel 1856.