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Grande festa oggi pomeriggio per l’ottava edizione del Carnevàa de la Badia. L’evento, come da tradizione, è cominciato ufficialmente con l’incoronazione da parte del gran ciambellano (Mauro Pugliese) di re Tivan (Alberto Riva) e regina Breva (Federica Sconfietti).

Il sindaco Cristina Bartesaghi ha consegnato ai regnanti le chiavi del paese prima del proclama del gran ciambellano: “Il sovrano re Tivano, con la consorte regina Breva, in virtù dei poteri assoluti conferiti dalla maestà loro, per grazia di Dio e volontà dei sudditi, promulga questo solenne editto che consacra l’apertura ufficiale del ‘Carnevàa de la Badia’, anno del Signore 2018. Per il periodo di Carnevale tutti i sudditi, senza eccezione, non potranno lavorare ad oltranza, né piangere, né lamentarsi, né fare qualsiasi altra cosa che

mpedisca ed ostacoli la gioia e il divertimento. I trasgressori, senza distinzione di età e di sesso, colti in flagrante reato, saranno trascinati in catene sulla piazza ed esposti al pubblico ludibrio. A tutti è ordinato di riscaldare le ossa, mantenere alto il morale e suscitare spensieratezza ed allegria”.

Quindi è toccato a re Tivan parlare ai sui sudditi: “Cittadini, nobili e borghesi; popolani, onesti e disonesti, vecchi e giovani, poveri e ricchi, ecclesiastici e laici, Carabinieri, Agenti, Finanzieri e frodatori, re Tivan apre le porte dorate della sua meravigliosa reggia carnevalesca dove tutti, per un po’ di tempo, potranno mandare al diavolo o sulla forca preoccupazioni, ansie, timori e assilli. Qui si vuole far festa, qui si vuole allegria, qui si vuole essere tutti amici perché qui è Carnevale, il Carnevaa de la Badia!”.

A sua maestà, quindi, è stato presentato colui che conduce il carro di Carnevale “E’ residente a Borbino, dove ci sta proprio pochino: il suo domicilio non è quello ma il Soccorso di Mandello, lo si vede sul Viandante camminar con passo andante, lo si trova sulla vetta o con gli amici in bicicletta. Ora basta vanità, non mi dilungo, mi fermo qua. Che dire, se non onore, a chi guida il trattore, si presenti per l’onorificenza il Bizza, una potenza”. Infine, alla corte del re Tivan sono sfilate le dame Elena Alippi e Marisa Nicotra.

Il tema di quest’anno era il far west e così tre simpatiche cow girl hanno voluto ringraziare don Vittorio Bianchi, parroco di Abbadia, anima dell’oratorio e del Carnevale: “Al nostro don Vittorio un ringraziamento speciale per tutto quello che ci permette di fare!”

L’allegra sfilata ha percorso le vie del paese tra canti, balli, coriandoli e stelle filanti prima di giungere in Oratorio dove il pomeriggio è proseguito con giochi e tanta allegria.

Articolo e fotografie di Marco Milani su Lecconotizie.com