Il Papa, a 42 anni, – lo ha dichiarato lui stesso – ha incontrato per sei mesi una psicoanalista. La rivelazione ha provocato perplessità. Chiedere aiuto alla psicologa non intralcia la fede?
“A differenza di quanto si crede, fede e psicologia non sono in conflitto tra loro. Se una persona avverte il desiderio di approfondire il significato della sua fede, ha la possibilità di dialogare con un padre spirituale, il quale mette a disposizione la sua esperienza per interpretare i dubbi della sua anima.
Ma è anche vero che se la stessa persona avverte preoccupazioni e ansie non più gestibili, è importante che si rivolga a uno specialista capace di condurla a comprendere quello che gli sta succedendo. La psicologia è una scienza autorevole e, allo stesso tempo, una modalità terapeutica ricca di strumenti chimici a servizio delle persone. Cerca di conoscere l’uomo e la donna, i loro comportamenti, emozioni e pensieri, e di studiare le modalità ottimali per fargli superare disagi e sofferenze. La fede, dall’altro lato, è un dono, legata al proprio credo religioso e al rapporto che si ha con Dio. Quindi il confine tra le due dimensioni, anche nell’esperienza del Papa, è molto netto e non crea pregiudizi dell’una rispetto all’altra. Infine, solo una onesta, (seppur dolorosa) conoscenza della propria fragilità apre il cuore e la mente dell’uomo a un incontro fecondo con Dio.
(da Famiglia Cristiana)