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Don Alfredo Nicolardi, prete da 25 anni

don alfredoRiportiamo l’articolo di Alberto
Bottani pubblicato su
“il Settimanale” del 27 luglio.

«Tutta la Comunità di Abbadia, sarà unita accanto ad un figlio di questa terra lariana a celebrare il 6 agosto nella parrocchiale di San Lorenzo, i venticinque anni di ordinazione sacerdotale di don Alfredo Nicolardi. Una vocazione matura la sua, nata quando, già da diplomato ragioniere, lavorava presso una azienda locale. Vanto per questa Comunità il rivedere riaccostarsi all’altare che lo accolse quel giugno 1992 a celebrare la sua prima S. Messa. Nel periodo in cui la vita di don Alfredo giunse al bivio importante e determinante per il futuro, era parroco don Tullio Salvetti. Il sacerdote che fu strumento della scelta di Alfredo, come ricorda Sandro un amico del festeggiato. “Eravamo a passare una estate a tratti monotona e noiosa. I pomeriggi al bar, a raccontarci magari le stesse cose. Nicolardi non particolarmente attaccato alla vita parrocchiale, si imbatte nella proposta da parte del parroco don Tullio a partecipare a degli esercizi spirituali organizzati dalla Diocesi”. Da qui parte un percorso di fede che sfocia con l’ingresso in Seminario. Ancora l’amico Sandro a cavalcare l’onda dei ricordi. “Rammento l’estate del 1987 che porta Alfredo ad organizzare il Grest ad Abbadia. Le vacanze ai Piani Resinelli. Tutti momenti nati a creare un vero collante tra noi giovani con l’avvento di nuove amicizie tra chi gravitava attorno alla parrocchia e all’oratorio”.
Come vedi don Alfredo oggi a distanza di anni? – chiediamo all’amico abbadiense – “Un prete tosto che non le manda a dire. Animato da un grande desiderio di andare a fondo delle esperienze di fede quale bussola e faro del quotidiano del vivere”. Don Alfredo Nicolardi nato ad Abbadia Lariana l’8 ottobre 1962, ordinato sacerdote il 13 giugno 1992, fu destinato a Rebbio dove rimase otto anni per poi ricoprire dal 2000 al 2009 nove anni da parroco a Garzeno. Da quest’ultima destinazione passa a Caslino al Piano e Cadorago ad oggi.
La S. Messa solenne per il venticinquesimo di ordinazione sarà da lui celebrata nella parrocchiale di San Lorenzo alle ore 10.30 del 6 agosto. A seguire il pranzo presso il giardino antistante la canonica.»
Una Comunità che si accinge a celebrare l’anniversario di ordinazione sacerdotale di un proprio figlio gode del privilegio di rinnovare lo stupore della fede che sempre accompagna le sorprese di Dio. Vogliamo ringraziare insieme il Signore per il dono della vocazione sacerdotale. All’origine c’è sempre un episodio del tutto banale. Per don Alfredo un prete che propone l’invito a partecipare agli Esercizi spirituali. Una risposta alternativa alla vita
monotona di ogni giorno. L’incontro strano con il Signore che prende, fa sentire, un ’qualcosa’ di importante, gioioso e bello, il senso profondo, atteso della vita. Si richiede il coraggio di uscire da se, di affidarsi a Colui che ti fa sentire altro, grande, portatore di gioia e di entusiasmo.
Papa Francesco nel tracciare l’identikit del sacerdote disse: “Un buon sacerdote si riconosce da come viene unto il suo popolo. Quando la nostra gente viene unta con olio di gioia lo si nota: per esempio, quando esce dalla Messa con il volto di chi ha ricevuto una buona notizia. La nostra gente gradisce il Vangelo predicato con l’unzione, gradisce quando il Vangelo che predichiamo giunge alla sua vita quotidiana, quando scende come l’olio di Aronne fino ai bordi della realtà, quando illumina le situazioni limite …”. E ancora: “Chi non esce da sé – prosegue il Papa – invece di essere mediatore, diventa a poco a poco un intermediario, un gestore. Tutti conosciamo la differenza: l’intermediario e il gestore ‘hanno già la loro paga’ e siccome non mettono in gioco la propria pelle e il proprio cuore, non ricevono un ringraziamento affettuoso, che nasce dal cuore. Da qui deriva precisamente l’insoddisfazione di alcuni, che finiscono per essere tristi e trasformati in una sorta di collezionisti di antichità oppure di novità, invece di essere pastori con ‘l’odore delle pecore’, pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini”.
Auguri cordiali, Don Alfredo!

consacrazione don alfredo

 

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