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Giornata per l’Università Cattolica

uni catt

30 aprile 2017

Da 93 anni la Giornata è tra i più significativi appuntamenti del calendario dei Cattolici italiani. Una celebrazione che è sguardo di attenzione, stima profonda, sostegno reale. La Giornata Universitaria è una occasione di approfondimento circa la natura e lo scopo dell’Università, i valori originali che guidano le scelte di ogni giorno. E’ un atto di fiducia nei giovani: da tempo l’università Cattolica sostiene con numerose e articolate iniziative la formazione, il diritto allo studio, i percorsi di eccellenza, le esperienze internazionali di migliaia di studenti. L’aiuto che ci viene chiesto oggi è per continuare e rafforzare l’impegno dell’Università Cattolica a favore delle nuove generazioni. Il Tema della Giornata: “Studiare il mondo è già cambiarlo” L’impegno nella formazione superiore non può e non deve avere un fine egoistico, ma spingere “fuori” da se stessi. O meglio, la soddisfazione e il compimento delle aspirazioni personali che guidano il giovane nel percorso degli studi superiori si attuano pienamente solo quando lo sguardo, l’interesse, l’azione, si volgono verso l’altro, gli altri, il mondo. Così che l’ansia di giustizia, di verità, di bellezza che pervade ogni cuore umano spinge al cambiamento, a costruire risposte per un mondo più giusto e più vero. Per maturare in questo percorso umano e intellettuale gli anni dell’università sono decisivi. Al centro della Giornata vi è il desiderio positivo dei giovani a diventare protagonisti della vita pubblica, a farsi carico del proprio futuro e con esso del futuro del Paese, a vivere la formazione lo studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per il bene comune. Riconoscendo e incoraggiando la spinta ideale delle nuove generazioni, troppo spesso infondatamente dipinte come rassegnate e pigre (Rapporto Giovani), l’Università rinnova l’impegno che è alla base della sua stessa ragione d’essere. “Studiare il mondo è già cambiarlo” si situa nella stessa direzione. Con una maggiore sottolineatura verso ciò che i giovani sentono con grande urgenza (è sempre il Rapporto a dircelo): la spinta ad una società più giusta e accogliente, ad un mondo migliore. Del resto è un argomento continuamente echeggiato da Papa Francesco in ogni incontro con i giovani di ogni parte del mondo. Nel binomio studiare – cambiare vediamo così radicarsi sia il tema della serietà (e del sacrificio) necessaria per il compiersi di una formazione di alto livello, sia il tema dell’impegno verso il reale ad ogni livello, vero e proprio coronamento della conoscenza. In questo senso si può intendere quel “già”: non c’è un prima e un dopo, quasi che il cammino universitario sia una sorta di preliminare, poiché studiare è “già” vivere, il sapere è “già” immergersi nel reale.

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