Uno dei grandi misteri del Cristianesimo, sta nel fatto che Gesù, Uomo e Dio, sia stato ucciso e ucciso di una morte ignominiosa come la crocifissione.
Perché è accaduto questo? Ci sono state nel pensiero cristiano diverse risposte: in sintesi alcuni hanno visto la morte in Croce di Gesù come un evento necessario per liberare l’uomo dal male; altri invece hanno visto nella Croce non tanto una necessità, ma solo una scelta, per quanto sommamente opportuna. In effetti quest’ultima è la soluzione più comunemente accreditata.
Dio avrebbe potuto salvare l’uomo in altro modo. Un importante teologo dei nostri giorni ha detto: “per salvarci Cristo poteva dire soltanto: “Padre, perdona loro”, bastava questo. Mentre era sdraiato a mangiare l’ultima cena, poteva dire: “Padre, perdona loro”. Ma allora il Mistero infinito perché ha scelto questa via? La risposta, per quanto comunque misteriosa, è nella frase di Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di chi da la propria vita per i propri amici”. Sulla Croce Dio dimostra quanto tenga a noi, quanto ci ami. Qui è tutta la incomparabile grandezza del Cristianesimo rispetto ad altre “religioni” (come l’Islam): come non sarebbe credibile un Dio che comandasse dall’alto e rimanesse impassibile di fronte al dramma umano! Quanto più è infinitamente credibile un Dio che condivide il nostro dolore, la nostra miseria, il nostro abbandono, al punto da gridare “perché mi hai abbandonato”! Di fronte a questo grande mistero dobbiamo tacere. Imparare a tacere, e a vedere di quanto dobbiamo essere grati a questa Presenza che ci ama e redime.