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Speciale GREST 2020

Quest’estate così inedita porta con sé un sano desiderio di divertimento e di socialità, di aria fresca e di amicizia. Allo stesso tempo ha già sulle spalle un vissuto importante e particolare, sia nei bambini che negli educatori. Un vissuto che chiede di essere condiviso e ri-significato. L’idea di fondo che attraversa “Summerlife” non è di “appesantire” la realtà, ma di offrire strumenti per riappropriarsene. Quelli appena passati, sono stati mesi di grande isolamento nelle case: per l’esperienza dei più piccoli non è stato necessariamente un tempo brutto o negativo, ma sicuramente non è stato un tempo “pieno” perché sempre privato di qualcosa. Risuona allora da più parti il desiderio e la necessità di ripartire, sicuramente economicamente, ma anche socialmente, facendo tesoro degli apprendimenti, spesso inconsapevoli ed obbligati, provocati appunto dal virus. Un virus che non ha colpito solo i corpi, ma anche i sentimenti, le relazioni, le comunità, le visioni e le storie. E dunque, che cosa significa ripartire con i più piccoli? Quale meta educativa cercheremo di realizzare in questa estate, ormai prossima? Il progetto educativo “Summerlife – Per fare nuove tutte le cose”, costruito e promosso da Oratori Diocesi Lombarde, tenendo conto dell’iniziativa “Aperto per ferie” a cura del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile, desidera accompagnare l’estate di ogni oratorio lombardo, a servizio e in alleanza con il territorio, anche nelle situazioni più complesse e inimmaginabili, mettendo al centro i più piccoli, in modo coraggioso e responsabile. Da più parti si sente forte lo slogan “niente sarà più come prima”, evocando un automatico cambiamento personale e sociale. L’augurio è di assumere questa prospettiva di conversione a partire dalle piccole cose quotidiane.
Realtà semplici su cui tornare a porre i nostri occhi dopo mesi di lontananza: per apprezzare il bello e ricostruirne il senso. Una mascherina coprirà bocca e naso, due fastidiosi guanti imprigioneranno le mani, ma gli occhi saranno liberi e lo sguardo sarà il primo alleato nella ricostruzione e nella riappropriazione della realtà cui apparteniamo. Allora, attenendoci alle indicazioni governative e regionali che ci saranno date, l’auspicio è che sia un’estate per guardare con occhi nuovi le cose di sempre, rintracciando in esse i segni di quanto accaduto. Non per nasconderli, ma per custodirli. Ci trasformeremo in esploratori della vita e del territorio, riattivando curiosità e spirito di avventura, ma anche processi creativi e tempi di narrazione. Perché, come scrive Italo Calvino ne Le città invisibili, “di una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”. Sarà un’estate di piccoli luoghi diffusi da connettere e da curare come una vera squadra – comunità educante – di cui l’oratorio è parte integrante e significativa, sia come luogo che come senso. A piccoli gruppi, bambini, preadolescenti e adolescenti torneranno ad abitare il paese, il quartiere, la città e il mondo, ben accompagnati da giovani e adulti, in proposte esigenti e divertenti, sicure e dense di vissuto.

Il Grest ad Abbadia avrà luogo dal 22 giugno al 3 Luglio,
tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì,
dalle ore 14.30 alle ore 17.30
presso il Giardino della Casa Parrocchiale.
I nostri animatori lo hanno ribattezzato A1mP,
un acronimo che significa A 1 metro dal prossimo,
per ricordarci le prescrizioni da osservare per tutelare la salute di tutti. Buon divertimento a tutti;
un grazie ed buon lavoro agli animatori ed a tutti coloro
(Mamme, volontari e commissione oratorio)
senza i quali il Grest non potrebbe avere luogo!!!

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