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Ottobre Missionario

Il mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla riscoperta della dimensione missionaria all’interno della Chiesa. Il Papa nel suo messaggio “Battezzati ed inviati, la Chiesa di Cristo in missione nel mondo” ci invita a ricordare come nella nostra vita abbiamo ricevuto gratuitamente, con il Battesimo, il dono della fede e pertanto dobbiamo sentire in prima persona il compito di portarla a coloro che non la vivono più o non l’hanno mai ricevuta. Ecco la ragione per cui la comunità ecclesiale avverte il compito di annunciare Cristo a tutti gli uomini, anche a coloro che vivono nei luoghi più lontani e dispersi. La Diocesi di Como, in obbedienza al mandato di Cristo “Andate ed annunciate il mio Vangelo ad ogni creatura” ha deciso di
aprire un’altra missione in Mozambico, dove opererà Don Filippo Macchi,
che per alcuni anni è stato vicario nella parrocchia di Mandello. La prima
urgenza è allora quella di accompagnare i missionari con il ricordo e con la
preghiera.
Un missionario che ho conosciuto, mi ha confidato che la fatica più grande
in missione è quella di accorgerti che nessuno più si ricorda o prega per te.
Ricordiamo allora i missionari della nostra diocesi e tutti i missionari del mondo, perché nella loro difficile opera di evangelizzazione non si sentano mai soli, ma percepiscano la vicinanza di tutta la Chiesa.
Non solo, ma è importante anche sostenere economicamente le Chiese del terzo mondo, perché il vangelo e la promozione dell’uomo, che passa attraverso la possibilità di accedere quotidianamente all’acqua, al cibo, alla scolarizzazione, alle risorse primarie, ai servizi sanitari, e alla promozione della dignità della donna possano davvero essere sempre più patrimonio di tutti, ovunque nel mondo. Ecco perché durante la giornata missionaria mondiale che avrà luogo domenica 20 ottobre faremo un piccolo banco vendita di torte il cui ricavato andrà per le nostre missioni diocesane in Mozambico e a Lima, in Perù. Sarà il nostro piccolo contributo alla loro opera. Il coraggio dei nostri missionari, che lasciano le comodità e gli agi del nostro mondo per annunciare il Vangelo, deve spingerci ad essere più intraprendenti ed entusiasti nell’uscire da noi stessi per vivere dei momenti di testimonianza (senza vergogna o scoraggiamento), di servizio al prossimo, di confronto con chi non condivide la nostra Fede e di riscoperta dell’Amore di Dio. Ricordo anche che in questo mese, nel nostro vicariato di Mandello, si tengono tutta una serie di incontri di testimonianza, di preghiera, di incontro e di confronto sul tema della missione. In particolare venerdì 18 ottobre nella Chiesa del sacro Cuore a Mandello, verrà celebrata una veglia missionaria che ci aiuterà a pregare per tutti i missionari.
In quell’occasione saranno presenti Padre Patrick Salazar, missionario saveriano nelle Filippine e padre Alphonsus Widhiwiriyawan, missionario in Indonesia. Anche la recente apertura del Sinodo sulle Chiese in Amazzonia ha spinto Papa Francesco a ricordarci come la missione affidata alla Chiesa da Gesù con il dono del suo Santo Spirito, ci invita ad aprire le
porte del nostro cuore e della Chiesa a culture diverse dalla nostra, perché nessuno che si chiude in se stesso possa ritenersi in coscienza a posto con Dio. Il Signore Gesù infatti non è rimasto nei Cieli, ma è venuto incontro all’uomo, a tutti gli uomini assumendo la natura umana ed amando ogni uomo; così affida questa stessa missione a ciascuno di noi.
Don Fabio

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