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Verso la Comunità Pastorale

don vittorioIn questi giorni si è resa pubblica la notizia della mia nomina ad Amministratore della Parrocchia di Crebbio. Questo comporta che il mio impegno pastorale verrà esteso entro breve tempo anche in quella località in attuazione delle nuove collaborazioni pastorali tra Parrocchie delineate dal Decreto vescovile della Visita pastorale di Mons. Diego Coletti nel 2012.
Nonostante le notevoli difficoltà esterne ed interne che potranno sorgere in ciascuno di noi, dobbiamo metterci tutti quanti insieme – non dico per marginare le molteplici necessità – per attuare quella Chiesa indicata dal Concilio Vaticano II cinquantatre anni fa. In povere parole dobbiamo tutti quanti sentirci coinvolti a portare avanti con impegno ed entusiasmo la chiamata del Signore che pone oggi su noi. Brevemente dal Concilio: La Chiesa è detta sacramento universale di salvezza, mistero di comunione, prima e più ancora che realtà gerarchica e giuridica. La Chiesa come “popolo di Dio” è fondata sull’unità dei suoi membri (in forza del comune battesimo e dell’eguale chiamata all’apostolato e alla santità) prima che sulla diversità delle rispettive funzioni. La Chiesa è riscoperta nella sua dimensione collegiale, ristabilendo un equilibrio tra l’autorità del Papa e il collegio dei Vescovi. Sono novità che coinvolgono la vita della Comunità, la sua maniera di pregare, di santificare, di evangelizzare; e, quindi, tutte le componenti del popolo di Dio, con i laici considerati come membri a pieno titolo della Chiesa. Da qui l’urgenza della formazione dei laici, del loro ‘ruolo’ oggi indispensabile nella vita della certo Chiesa. Con la disponibilità, la buona volontà e l’aiuto certo di Dio attueremo una Chiesa secondo i desideri del Signore.

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