Memorie da recuperare
Stiamo festeggiando Sant’Apollonia, compatrona della nostra Comunità parrocchiale; celebreremo in questa settimana la memoria dei Santi Cirillo e Metodio, eletti patroni dell’Europa e i Sette Fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria che ricostruirono il nostro Convento nel 1272 e lo governarono fino il 1789.
Il calendario liturgico è ricco di memorie; è cosciente di trasmettere valori preziosi di autenticità.
Cirillo e Metodio, fratelli nel sangue e nella fede, nati a Tessalonica (attuale Salonicco, Grecia) all’inizio del sec. IX, evangelizzarono i popoli della Pannonia e della Moravia. Crearono l’alfabeto slavo e tradussero in questa lingua la Scrittura e anche i testi della liturgia latina, per aprire ai nuovi popoli i tesori della parola di Dio e dei Sacramenti. Per questa missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni genere. Papa Adriano II accreditò la loro opera, confermando la lingua slava per il servizio liturgico. Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869. Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980 li ha proclamati, insieme a San Benedetto abate, patroni d’Europa. San Giovanni Paolo II, preoccupato dell’identità dell’Europa, ha richiamato più volte e fortemente l’importanza della nostra identità, quella che si è definita nei secoli, come millenaria civiltà cristiana e che oggi, la stessa Europa dice di non voler più riconoscere. Civiltà cristiana vuol dire ricerca di democrazia per mettere al centro la persona, diritti e rispetto della donna, valore della cultura come fondamento di emancipazione e libertà, pluralismo e libertà religiosa, separazione tra Stato e Chiesa nel reciproco rispetto, tradizioni e arte cristiana come patrimonio storico – culturale … Solo da questi principi si potrà garantire all’umanità un futuro di pace. Constatiamo che troppo frettolosamente questa Europa crede di potersi liberare del suo passato e della sua identità, convinta che ciò la liberi dal dover pagare un pedaggio clericale. Oggi sono i ‘monatti della morte’ ad obbligarci a ripassare la lezione, per sapere chi siamo e da dove veniamo. Una missione da portare avanti nei fatti.
Sette mercanti fiorentini intorno al 1233, membri di una compagnia laica di fedeli devoti della beata Vergine, legati tra loro dell’ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio ai poveri, decisero di ritirarsi per far vita comune nella penitenza e nella contemplazione. Lasciate attività, case e beni ai poveri, verso il 1245 si ritirarono sul Monte Senario, dove costruirono una piccola dimora e un oratorio dedicato a Santa Maria. Molti si rivolgevano a loro per risolvere dubbi e angosce, tanto che essi decisero di dare inizio ad un Ordine dedicato alla Vergine, di cui si dissero Servi di Maria, adottando la Regola di Sant’Agostino. E quanto bene hanno fatto ai nostri antenati! Che ci proteggano dal Cielo.