Giornata Diocesana di sensibilizzazione e di aiuto economico al Seminario
“Senza prete, non c’è messa. E senza messa, non c’è Cristo.
E’ l’«abc» del cattolicesimo. Poi, però, sappiamo bene che nella Chiesa vige la regola della «piramide rovesciata»: chi sta «sopra» in realtà sta «sotto», a servizio degli altri.
Così il prete. Sublime è la sua dignità. Tanto che il Santo Curato d’Ars (patrono dei sacerdoti) era solito dire che il prete non lo si capirà mai bene se non in cielo. Il prete, infatti – commentava san Paolo VI -, «è più grande di un angelo», perché tocca a lui di «continuare l’opera della redenzione», per cui «avere coscienza di noi stessi mi pare che sia uno dei primi tributi che noi dobbiamo fare». Eppure cosa sarebbe il prete – e la messa che lui presiede, consacrando la presenza reale di Cristo – senza il popolo dei battezzati? Il suo sacerdozio è a servizio del «sacerdozio dei fedeli». Il prete annuncia la parola di Dio perché i fedeli entrino in relazione con Cristo. Il prete celebra la messa perché i fedeli ricevano in dono la presenza reale di Cristo, e offrano la loro vita in unione alla Sua. Nella «piramide rovesciata» della Chiesa il prete non sta «sopra», ma «sotto», a servizio del popolo.
Come anche il vescovo sta «sotto», a servizio in particolare dei suoi preti. Cristo poi – che è il più grande di tutti – sta sotto a tutti, Lui che non è venuto per essere servito, ma per servire, e dare la vita per tutti (Mc 10,45).
Traggo queste briciole di dottrina cattolica del sacerdozio dal discorso di San Paolo VI sul Curato d’Ars del 18 novembre 1959, quando era ancora arcivescovo di Milano :” (da Editoriale de “ il Settimanale della Diocesi di Como” n. 46 del 6 dicembre “Umili e grandi” di don Angelo Riva – Leggere l’intero servizio)
Allora non solo soldi domenica 9 dicembre per il nostro Seminario Vescovile. L’attuale sede sulla collina di Muggiò fu costruita negli anni Sessanta e fino agli anni Ottanta fu la sede del Seminario minore (cioè dei ragazzi delle medie e del liceo). Era enorme, ma era ben pieno! In seguito furono trasferiti in questa struttura anche i seminaristi della teologia e da lì a poco si chiuse l’esperienza del Seminario minore per mancanza di frequentanti.
Ultimamente per i ragazzi delle superiori che vogliono fare un cammino vocazionale serio si sono aperti dei “seminari locali”, chiamati “i Sicomoro”. In progetto c’è anche per il Vicariato di Mandello. La giornata per il Seminario quindi è per ricordarci innanzitutto di pregare perché ci siano sempre ragazzi che dicano sì al Signore che li chiama al sacerdozio. Poi è anche l’occasione per raccogliere qualche euro per mantenere attiva la struttura, oggi rimodernata e molto accogliente, abitata da una trentina di seminaristi e dai loro formatori.
Nelle Messe di domenica 9 dicembre i soldi raccolti saranno devoluti per il Seminario.