“Santa Apollonia è compatrona con San Lorenzo della nostra parrocchia e benché vissuta in tempi lontani si propone con grande attualità. Nella società pagana non ebbe remore nel mostrare il Crocifisso e non esitò a dichiararsi cristiana subendo il martirio per appartenerGli . Si venera come protettrice contro i mali della bocca e dei denti, ma soprattutto perché ci aiuti a testimoniare pubblicamente e con coraggio la nostra  appartenenza a Cristo”.

Così don Vittorio Bianchi aveva introdotto nei giorni scorsi alla celebrazione di domenica 8 febbraio in onore della Santa.

don Tullio e don VittorioLa ricorrenza, prevalentemente di carattere religioso, è stata celebrata nella messa solenne in parrocchia da don Vittorio affiancato da don Tullio Salvetti, parroco ad Abbadia dal 1982 al 1995.

don ullioAll’omelia don Tullio ha ricordato come ad essere particolarmente venerati siano i Santi che ottengono protezione dai danni del corpo. “Lo facciamo perché tutti noi desideriamo essere in salute, ha detto il sacerdote e perché se stiamo bene nel corpo anche l’animo è più sereno. Ma dobbiamo chiedere a Santa Apollonia che ci liberi non soltanto dal male fisico ma anche da quello morale. Lei ha saputo seguire fino in fondo la strada tracciata da Gesù e l’ha percorsa fino al martirio. Gesù le ha dato una grande forza e lei si è sacrificata per restargli fedele. Chiediamo allora sia al Signore sia a Santa Apollonia di aiutarci a conservare la fede e a combattere sempre contro le malattie ma altresì contro il male morale e contro il demonio”.

Al termine della celebrazione si è rinnovato il rito del bacio della reliquia della santa.

dolciDopo il rito religioso è stato distribuito il “dolce di Santa Apollonia”, a forma di barretta e confezionato con l’immagine della santa. Gli ingredienti sono farina, miele, zucchero, mandorle, scorza d’arancia, cannella, noce moscata, limone, succo d’arancia e kirsch.

La festa, che da sempre richiama ad Abbadia un gran numero di persone provenienti anche dai paesi vicini, è stata purtroppo bancarellecondizionata da un fortissimo vento che ha sferzato per l’intera giornata la zona del lungolago, dove avevano trovato posto le bancarelle della tradizionale fiera.

Come ogni festa che si rispetti, poi, non è mancato neppure lo spazioStaff riservato alla gastronomia, con i volontari dell’Oratorio “Pier Giorgio Frassati” che hanno preparato trippa, polenta, brasato, salsicce, formaggi e altro ancora. Sempre in oratorio era allestita per l’occasione una pesca di beneficenza a favore delle opere parrocchiali.

Foto e notizie tratte da LeccoNotizie.com