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Crebbio benedice gli animali. Il parroco: “Il Signore li mette al nostro servizio”

Articolo e fotografie di Claudio Bottagisi

Nella frazione di Abbadia Lariana il tradizionale rito nella festa in onore di sant’Antonio e don Fabio dice: “Chiediamo a lui l’aiuto per farci testimoniare Gesù senza paura”
La tradizione si ripete da decenni, sempre in concomitanza con la ricorrenza patronale della frazione di Abbadia Lariana. E ogni anno, appunto nei giorni della festa di Sant’Antonio abate, in molti sono soliti raggiungere Crebbio per la benedizione degli animali, posti in tal modo sotto la protezione del santo.
Il rito si è rinnovato oggi pomeriggio sul sagrato della chiesa parrocchiale e a ricevere la benedizione sono stati in prevalenza cani di ogni taglia e razza, ma anche una pecora, una mucca e persino un tacchino. A impartirla, per la prima volta da quando è stato chiamato lo scorso anno a guidare la comunità pastorale di Abbadia, don Fabio Molteni. “Il Signore mette molte cose belle al nostro servizio – ha premesso il parroco – a partire dagli animali”.In precedenza, nella chiesa di Sant’Antonio, durante i vespri il sacerdote aveva invitato i fedeli a conoscere di più (e meglio) il Signore “perché troppe volte – aveva detto – facciamo fatica a riconoscere Gesù fino in fondo”.
Rifacendosi alla figura del patrono, don Fabio aveva altresì ricordato che sant’Antonio vendeva i suoi beni per aiutare i poveri e poter seguire Gesù, al quale tutti noi siamo chiamati a dare più spazio”. “Chiediamo allora proprio sant’Antonio – aveva aggiunto – l’aiuto per farci testimoniare Gesù in modo più convinto e senza paura”. E una sollecitazione: “Non abbiamo timore di essere cristiani, perché questo è ciò che ci raccomanda il vangelo”.Poi, come detto, sul sagrato della parrocchiale la benedizione degli animali, seguita dall’incanto dei canestri. Questa sera, invece, ultimo appuntamento con la cucina. E con la polenta oncia.
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