Venerdì 29 marzo alle ore 20.30 ci troveremo a Linzanico presso il lavatoio in Piazza Giovanni XXIII. Visiteremo insieme in pellegrinaggio i segni della tradizione e devozione cristiana; insieme faremo memoria del Cielo, con le sue potenzialità; canteremo e pregheremo concludendo il nostro pellegrinaggio nella chiesetta dedicata alla Annunciazione di Maria.
Il pellegrinaggio è un viaggio particolare: un andare verso una meta prestabilita; un far memoria di eventi; un partecipare segni della tradizione e farli propri. I pellegrinaggi sono espressione del bisogno di trovare uno spazio religioso là dove il divino si è manifestato. Abbiamo necessità, nel nostro tempo segnato dalla secolarizzazione, di luoghi “alti dello spirito ”, costruiti lungo i secoli e spesso per iniziativa dei Santi. Abbiamo bisogno di luoghi che continuino a parlare alla mente e al cuore di tutti perché tutti risentono dell’asfissia di una società chiusa in se stessa e talvolta disperata. Questi luoghi spesso fanno trovare il senso della propria esistenza e il gusto della vita, dopo avervi in qualche modo sperimentato la presenza e l’amore di Dio. Tutti siamo in cammino per le vie del mondo verso la nostra ultima destinazione, che è la Patria celeste. Quaggiù siamo solo di passaggio. Per questa ragione nulla può il senso profondo della nostra vita terrena, lo stimolo a viverla come una breve fase di sperimentazione e insieme di arricchimento, quanto l’atteggiamento interiore di sentirci pellegrini. Insieme ai Santuari che sono come le pietre miliari poste a segnare i tempi del nostro itinerario sulla terra, nei nostri paesi possediamo molti segni, anche umili che ricordano questa tensione. Consentono una pausa di ristoro nel viaggio, per ridarci la gioia e la sicurezza del cammino, insieme con la forza di andare avanti, come le oasi nel deserto, nate ad offrire acqua e ombra.